Agli inizi degli anni '90, nel settore moda e accessori si è sentito l'esigenza di introdurre una nuova figura professionale : "Uomo - Prodotto". | ||
Proseguendo il ragionamento sulla "connotazione del presente" mi è venuto spontaneo giocare con queste due parole e l'uomo - prodotto è diventato "Prodotto - Uomo", ossia l'oggetto, e non più soggetto, della filiera produttiva, ossia l'identificazione con il prodotto stesso, con le sue caratteristiche, con il suo "uso", "consumo" e, purtroppo, con il suo prezzo. Mi sono lasciato ispirare da Pellizza da Volpedo, con il suo "Quarto stato", celebre dipinto realizzato agli inizi del '900, (cento anni fa circa) che raffigura una scena di vita sociale, lo sciopero, ma non solo questo; simboleggia pure "il popolo" che avanza verso la luce. | ||
Ho rappresentato il "nuovo quarto stato", potremmo anche chiamarlo il "quinto stato". Nulla più raffigura l'avanzata fiera dei lavoratori e lavoratrici verso la luce, ma invece li rappresento visti da dietro, in modo impersonale, che guardano verso il nulla, il buio e ciascuno con il proprio codice a barre a identificarli come in uno scaffale di un IPERMERCATO. Dall'uomo-prodotto al prodotto-uomo appunto. Qui a fianco due particolari | ||
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martedì 26 luglio 2011
Uomo - Prodotto vs Prodotto - Uomo
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